Nero Come

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domenica 1 novembre 2015

Ostia e i distratti di Caravaggio - quattro

Solo in quel momento la giornalista si rese conto di es­sersi addentrata su un terreno molto più pericoloso di quanto avesse immaginato all'inizio. Non era solo prendere posizione contro gli abitanti dell’Idroscarico. E non si trat­tava semplicemente di indagare su uno sgombro di una cinquantina di famiglie. L’azione di depistaggio di Affondo Insabbiella la costringeva a indagare e avrebbe dovuto denunciare pubblicamente i responsabili di un giro di affari che arrivava a cento milioni di euro. Erano gli amici del presidente Tazzone arrestato e che lei aveva osannato in passato. A quel punto solo lei rischiava grosso, ritrovandosi senza informazioni, al­lo scoperto in una zona inquietante dove il pericolo era in agguato dietro ogni angolo. Le dava angoscia dover ammettere che non era mai stata in grado di comprendere quello che si muoveva tra le nebbie. Lei che non aveva mai fatto un’inchiesta, che aveva ricevuto documenti da Del Turco, commissario di Polizia e si era limitata a denunciare false minacce e altrettanto falsi sequestri di persona mai avvenuti. Lei che aveva sempre bluffato e aveva adesso solo bisogno di provocare le ire degli abitanti fino a farli reagire con minacce che i CC avrebbero registrato e avrebbero così avuto modo di prolungare il tempo della scorta. Così avrebbe continuato a fare la vittima del malaffare, l’eroina tutta casa, scorta e famiglia. Così aveva sempre fatto e così avrebbe continuato a fare. Costruire interviste con personaggi mai incontrati come Toro Toro che ebbe persino il coraggio di far apparire sul giornale di non vedenti Loripubblica. Lei, giornalista dell’anno, aveva gabbato persino il direttore del suo giornale e migliaia di cittadini che la seguivano, intervistando un fake, inventando e vendendo al mondo intero le sue false verità. Decise che per l’Idroscarico avrebbe usato gli stereotipi validi per ogni stagione …i topi, i napoletani, gli zingari … tutto ciò che di pasoliniano esisteva all’Idroscarico si sarebbe ben presto trasformato in democristiano … senza dimenticare naturalmente il Teatro De L’ammore già da tempo passato tra le fila dei biancocrociati. “Non c'è ragione di innervosirsi” - disse Nero Come ap­poggiando i piedi sul cruscotto della centoventisei costruita in Polacchia. “Lasciamo che inventi tutte le notizie del mondo. Dobbiamo solo fare in modo che le forze dell’ordine intercettino le sue panzane e sono abbastanza sicuro che lo faranno. Dobbiamo solo aspettare. Vedremo cadere la testa di qualche pesce grosso, cari amici!” Mi avvolse il silenzio. Non credevo af­fatto che la giustizia fosse uguale per tutti ma compresi il motivo per cui l’Italia era in fondo alla libertà di stampa. Ogni volta che un personaggio importante cadeva nella rete della legge, se ne svincolava rapidamente grazie ai molti giornalisti compiacenti e influenti che aveva in ogni ambiente. Vedevo il mio paese sprofondare ogni giorno. Sempre più simile a una grande marrana, nel quale i coccodrilli grossi s'impadronivano facilmente delle prede migliori mentre quelli piccoli doveva­no accontentarsi di esibire colori esotici e di mangiare avanzi. No, non c'era niente da fare: alla mia età non potevo più lasciarmi sedurre da facili illusioni. Voleva so­lo scrivere e andare al mare. Niente di più.


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