Nero Come

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lunedì 2 novembre 2015

Ostia e i distratti di Caravaggio - cinque

Nero Come cercò di risalire all'inizio di tutta la faccenda.
Dunque, c'erano quei tre cospiratori da farsa, gli amici del signor Tazzone, che indubbiamente erano a conoscenza dei rapporti fra il loro capo e la cupola mafiosa di Roma. Sapevano perché lui era finito ai domiciliari e se ne stavano nascosti in municipio, in parlamento e nella redazione del giornale per non vedenti. Dopo l’arresto il Potere centrale li aveva costretti a uscire allo scoperto.
Proviamo a supporre – disse Nero Come, accendendosi una si­garetta che i tre amici avessero avuto l’ordine di salvare il Pd e completare qualcosa che Tazzone aveva lasciato in sospeso. E supponiamo che la loro azione avesse avuto bisogno di azioni di distrazione di massa. Sbrodolo si sarebbe occupato delle televisioni, Penna Nera dei giornali (un tempo anche dei pompini ma al momento era schifata da tutti e vista come un pustola in piena marcescenza) e il Pistolero Affondo Insabbiella avrebbe fatto girare il denaro per non smentire il lavoro di Tazzone.
Ecco, poteva essere cominciata pressappoco così. Ma perché mettere sempre in mezzo l’Idroscarico? Perché invece di ripulire la loro merda erano sempre pronti a rompere i coglioni al prossimo?
Gli uomini che avevano scatenato quell'incubo erano semifreddi, quasi cadaveri. Nemmeno l’ex giornalaia del Partito Defunto di Ostia Nuova, al secolo Toro Toro che aveva simulato l’incendio del banchetto con i libri e i giornaletti pornografici che di nascosto vendeva nelle sede del Partito o le ballerine di Flamenco cornute conosciute su fb con il nome di Bordelli, avrebbero potuto fornire spiegazioni a Nero che, da parte sua,  mai le avrebbe volute incontrare. Solo loro potevano dirgli cosa cavolo avevano in comu­ne Insabbiella il pistolero con la Stella di latta e Penna Nera la ex giornalista dell’anno eletta da un Consiglio sciolto per mafia e perché mai il loro intento, bruscamente interrotto dalla manifestazione della gente dell’Idroscarico, fosse riemerso con tale violenza. Solo loro potevano spiegare a Nero Come perché avevano urlato ai quattro venti che la mostra al Teatro De L’ammore (e del cocco) era a costo zero e perché avevano girato 16.293 alla società che gestiva l’impianto luci, di nascosto. E infine, solo loro potevano ingannare il popolo minchione di Ostia che ancora credeva alla loro buona fede, e a quanto pare ci stavano riuscendo, esibendo un Caravaggio falso e spacciandolo (anche loro al Teatro De L’ammore) per vero.
“Faremo pulizia” – aveva dichiarato Insabbiella.
“L’unica pulizia l’hanno fatto i Carabinieri – disse Nero Come - e ora vengono all’Idroscarico perché sanno solo prendersela con i deboli”. Eccolo, guarda qui esclamò mentre leggeva l’articolo del Menzognero unico giornale a dire sempre la verità grazie al sinistro giornalista : “Almeno 16.293 euro sono stati spesi dal Municipio X per l'esposizione al pubblico di 6 dipinti, anche se Sabella ha garantito l'11 agosto 2015, sul sito del Comune di Roma, che tutto si sarebbe svolto “senza spendere un euro dei cittadini”. E invece i soldi sono stati sottratti ai servizi scolastici, ai servizi sociali e dunque alle famiglie.
Questa era la più amara delle verità. I soldi tolti ai disgraziati per finanziare le loro bugie. Questo è il Pd.

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