Nero Come

Nero Come

giovedì 31 marzo 2016

Anche i muri parlano

“In questura i muri finalmente raccontano. Se vuoi maggiori informazioni vai alla cabina di fronte. Troverai un cellulare. Ti chiamerò”. 
Questo fu il messaggio contenuto nella lettera che Nero Come si vide recapitare quella sera intorno alle ventidue ora zulu di Roma. Ingurgitava un panino di marmellata alle fragole e crema di noccioline shekerando il tutto nel suo intestino con del buon latte freddo senza zucchero quando una busta bianca gli venne consegnata da un ragazzino.
“Tu sei il famoso Nero Come ?” – chiese il moccioso.
“Si. Perché mi rompi i coglioni mentre mangio?”
“Tieni. Una persona mi ha detto di darti questa”. Aveva lanciato la busta sul tavolo e si era dileguato spaventato dagli occhi azzurri che lampeggiavano.
Nero Come non fu come al solito colto dalla curiosità e continuò ad ingozzarsi. Poi scolò il latte. Ruttò rumorosamente e fortuna volle che i clienti del locale esultarono per un gol della nazionale così da coprire il cavernoso ruggito che annunciava l’inizio della trasformazione del cibo in sostanze assimilabili.
Poi sbirciando fuori vide una cabina del telefono ricordo del secolo appena trascorso. Con le mani ancora sporche di marmellata vi si diresse e cercò di entrarvi ostacolato dalla mole. Il cellulare squillò. Dopo essere entrato di sguincio nella cabina che puzzava di urina afferrò il cellulare e rimase in silenzio.
“Se può essere utile alla causa sappi che in questura continua a circolare la voce della relazione avuta dalla signora Labbufala e un ufficiale che qui tutti chiamano Libera. E’ lui che passa le notizie a Labbufala”.
“Libera?” – domandò sorpreso.
“Stai zitto ciccione – disse la voce di donna. E’ un omonimo".
"Omo ...che???"
"Minchia quanto sei ignorante ... significa che ha lo stesso nome ma in realtà è un nome di copertura e non ha nulla a che vedere con l’onesta e attivissima associazione del famoso don Luigi che non fa un nome nemmeno se lo ammazzi”.
“E perché questo nome”.
“Te lo dirò – continuò la donna ma poi basta domande. La scelta cadde su questo nome perché i due formavano una coppia indissolubile e allora tutti li avevano appellati Libera e Bella. Sarebbe stato forse più corretto chiamarli La bella e la Bestia ma sarebbe stato troppo facile individuare la bella e soprattutto la Bestia. Avremmo potuto anche chiamarli Tarzan e Cita ma anche in questo caso il risultato sarebbe stato scontato e facile identificare il genio e la scimmia. L’ultima coppia celebre (e che davvero si addiceva ai nostri) poteva essere Stanlio e Ollio…"
Nero Come rideva di gusto incastrato nella cabina che si muoveva al ritmo delle sue flaccide carni.
“Zitto bestione”.
“Bestione a chi? Bada a come parli. Sennò chiamo il mio amico Roberto…”
“E' inutile che ti agiti. Il tuo amico presto verrà ingabbiato".
"Come fai a saperlo".
"Sono una cellerina anche io. Ma ti interessa il resto o no? tagliò corto la voce.
“Sì. Sì ...Vai avanti”.
“Sappi dunque che le malelingue raccontano che il bellimbusto abbia ingravidato Labbufala ma fonti ufficiali dicono che sia stato il cervo familiare. Dunque solo gossip all’ombra della questura. Sicuri invece dell’accordo che all’inizio era basato su uno scambio. Lui preparava i comunicati e lei incapace di scrivere persino il suo nome li faceva pubblicare su un giornale empio di bufale al servizio dei mungitori dell’italico popolo e su altri giornaletti di provincia sui quali scrivevano uomini fatti di pasticche del Cim e di Maria. Lei in cambio metteva a disposizione il suo corpo con una arte che sfiorava una ninfomane devozione. Uno scambio alla pari che dava a entrambi soddisfazione. Documenti e soffiate in cambio di folle di sesso. La relazione li vide impegnati dal 2011 per tre anni durante i quali i due pensarono persino di separarsi dalle rispettive famiglie fino all’arrivo del Partito Democristiano che mise fine all’idillio al grido “Prima la famijia”.
“E il bufalo?”
“Niente …continua a giocare a calcetto”.
“Ma io sapevo di Manganello Del Turco”.
“Ah quello – rispose la donna al cellulare. È impegnato in altre piste eppoi è vecchio. Non gli regge il manganello”.
“Bene – disse Nero Come - e adesso cosa vuoi?”
“Che lo racconti in giro”.
“E che sono la serva del villaggio? Io mica sono Labbufala”.
“No ma potresti compare 20.000 like e atteggiarti a l’uomo più seguito del web. Potresti perfino partecipare ai convegni, ritirare finti premi costruiti a tavolino e scrivere libri da sotto un tavolo”.
“Non se ne parla. io racconto solo cose vere” – disse. Ruttò di nuovo al pensiero della bufala.
“Che cos’è stato?” – chiese la voce.
“Niente. Si oscura il cielo e mi stimola la digestione”.
“Pensaci in fretta. Domani ti chiuderanno la pagina Fb”.
“E tu che ne sai?”
“Lo dice Labbufala”.
“Ah…allora stiamo tranquilli. Dì al commissario Libera o come diavolo si chiama di preparare le manette. Adesso che conosciamo la storia ci sarà da divertirsi. Io intanto comincio a scrivere…”

sabato 12 marzo 2016

Siamo tutti Luna Nuova

Sarà che stò a invecchià pure io…
Doveva succedere e stamattina è successo. Così dopo aver evitato i carcerieri vestiti di verde, aver buttato le solite pasticche al cesso ed essere uscito per Ostia smaltire i miei 130 chili, mi sono seduto al solito bar di fronte al pontile e ho acceso il pc….
Doveva succedere….
E così, quando ho visto le pagine di tanti, tanti amici con il logo di Luna Nuova, senza nemmeno rendermene conto, due lacrime di commozione sono scese lungo le mie guance.
Il mio amico Roberto mi prenderà per il culo a vita ma io sono così. Un ciccione dal cuore di panna.

Oggi siamo tutti Luna Nuova. 

venerdì 11 marzo 2016

Tempi grigi (e gialli)


Buongiorno sono Nero Come...sono appena scappato dalla caserma dove due energumeni vestiti di grigio mi hanno trattenuto per l'intera giornata... 
In verità sono scappato dal Cim e i due energumeni erano due infermieri ma si sa che una bugia ripetuta mille volte diventa una mezza verità. Ostia ne è l'esempio. Al mio amicone di sempre R.F, di cui scriverò solo le iniziali perché inseguito da due energumeni vestiti di blu, succede che gli oscurano il profilo di fb. E giù telefonate di solidarietà che nemmeno fosse stato minacciato da una gang di giornalisti o accusato da un giornale di ex communisti o da politici falso-rossocrociati. 
L'ho visto che correva e dietro i due. Anche io ho cominciato a correre e dietro, i miei due. Alla fine sembravamo i podisti della Roma Ostia.... e sapete cosa mi ha urlato? Sono uscito adesso dalla caserma dove due energumeni vestiti di grigio mi hanno trattenuto per l'intera giornata. Adesso i nostri amici hanno un c***o per il c**o e non basteranno le giravolte circensi del presidente a metterli in salvo!
Dura la vita del matto. Ero io con i miei 130 chili a fuggire con due alle spalle vestiti di verde. E mi sono ritrovato a inseguire uno, inseguito da due vestiti di blu e davanti due vestiti di grigio... ma sì sa una bugia è una bugia e un fatto è un fatto (ma il grigio è sempre grigio!!!!)