Nero Come

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mercoledì 15 febbraio 2017

Olè - la vera storia della famiglia Corbelli residente in via Paolini 85 - ( IV e penultima scena)

Ascoltai al telefono il mio amico. L’interurbana secondo me gli costò un occhio delle testa ma niente in confronto a quello che lo aspettava a Ostia, suburbio di Roma, provincia dell’impero. In preda al panico, stanco e assonnato, farfugliava dopo una notte passata a rotolarsi tra le lenzuola pagate, e profumatamente, con i fondi europei.
Cosa posso fare? – chiese alla fine.
Fammi sentire un mio amico informatico.
Ti chiamo dall’aeroporto. Tra un’ora.
Ma almeno ti sei divertito?
Altro che. Queste dell’est ne sanno una più del diavolo.
E anche più di te? – risposi io ridendo.
Molto più di me. E’ stato uno scambio culturale davvero di alto livello.
Beh, potrai dire alla flamenchera che le insegni i segreti delle donne dell’Est.
Vaffanculo. E riattaccò.
La bellezza di avere un amico viaggiatore, scopatore, e con poco senso dell’ironia.
L' informatico mi spiegò che poco si poteva fare. Non i cambi di date né cancellazioni.
Ma perché è così preoccupato – mi chiese. E’ bella ricca e intelligente, la flamenchera?
No…niente di ciò. Imbolsita, morta di fame e nemmeno un’aquila di intelligenza.
E che aspetta il tuo amico a mollarla? E’ così innamorato? Perché ci sta insieme?
Nooooo – risposi – non lo è mai stato. Ma non l’ha molla perché è stato colto dal raptus che coglie gli anziani, i falliti e gli uomini di potere.
Cioè?
Ha bisogno di una badante, di una segretaria. In realtà è una che chiacchiera anche quando dorme. Quando ti becca ti racconta tutta la sua vita. Ma lei vive a occhi chiusi. Non vede e non sente e a lui fa comodo una così.  
Beh …allora inventasse …. Inventasse che la ama …e che le mail erano solo comunicazioni di servizio. – disse il tecnico – Ha l’occasione di cambiare vita ma se vuole una badante … auguri da parte mia…
Il mio amico 28 cm se la cavò con poco. Un sorriso dei suoi, tre o quattro menzogne e soprattutto capitolò su un punto: un palcoscenico tutto per lei. Lui, spada ben sfoderata e sorriso ingannatore, avrebbe lottato per regalarle un teatro dove farle rinverdire i fasti di un tempo. Allora sì che avrebbe potuto dare sfogo ai suoi impulsi sessuali mai sopiti nel cesso del teatro mentre donna Corbelli avrebbe ricevuto applausi dalla platea, vivendo come in una bella favola, cornuta e contenta. un matrimonio che avrebbe funzionato a meraviglia... e così... 


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