Nero Come

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domenica 12 febbraio 2017

Olè - La vera storia della famiglia Corbelli residente in via paolini 85 - (Scena II)

Il mio amico Corbelli, “28 cm” come ormai lo chiamavo (ma lui si schermiva, affermando che non arrivava nemmeno alla metà) aveva deciso di scrivere alla bella dell’Europa dell’est dal computer di casa mia. Si sarebbero incontrati da lì a pochi giorni per i soliti scambi culturali finanziati dall’Europa, necessari - mi disse - a far funzionare meglio i rapporti di coppia. E’ risaputo – aggiunse beato – che si parte con un’idea fissa in testa. Lo osservai in silenzio. Non perché non fossi d’accordo, anzi. Era l’idea che i finanziamenti europei si riducessero a una grande ammucchiata, uno scopatoio, una sorta di meeting dell’amore finanziato con i soldi dei contribuenti. Scrivemmo insieme la mail, piena di doppi sensi ma ben attenti a marcare il territorio in cui una amante non deve “aspirare a niente altro”. Ridemmo di questa battuta come due idioti cresciuti a suon di donne e champagne mentre in realtà eravamo (poco) cresciuti a pippe e gazzosa. Lo accompagnai all’aeroporto e gli regalai la consueta scatola di profilattici che chiaramente non aveva potuto comprare da par suo. Solo gomme italiane – dissi. Stavolta sarà uno scambio alla pari. Dai un bacio alla Smilza da parte mia e dille che un biglietto per il trenino è sempre pronto. Mi scrisse un paio di mail. Una di queste riportava la foto di due chiappe da sogno e due parole che erano un programma: Sono mie!!!!. Sorrisi, felice per lui che aveva capito l’importanza degli scambi culturali con l’Europa dell’est. 

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