Il mio amico Corbelli, “28 cm” come ormai lo
chiamavo (ma lui si schermiva, affermando che non arrivava nemmeno alla metà)
aveva deciso di scrivere alla bella dell’Europa dell’est dal computer di casa
mia. Si sarebbero incontrati da lì a pochi giorni per i soliti scambi culturali
finanziati dall’Europa, necessari - mi disse - a far funzionare meglio i rapporti
di coppia. E’ risaputo – aggiunse beato – che si parte con un’idea fissa in
testa. Lo osservai in silenzio. Non perché non fossi d’accordo, anzi. Era
l’idea che i finanziamenti europei si riducessero a una grande ammucchiata, uno
scopatoio, una sorta di meeting dell’amore finanziato con i soldi dei
contribuenti. Scrivemmo insieme la mail, piena di doppi sensi ma ben attenti a
marcare il territorio in cui una amante non deve “aspirare a niente altro”.
Ridemmo di questa battuta come due idioti cresciuti a suon di donne e champagne
mentre in realtà eravamo (poco) cresciuti a pippe e gazzosa. Lo accompagnai
all’aeroporto e gli regalai la consueta scatola di profilattici che chiaramente
non aveva potuto comprare da par suo. Solo gomme italiane – dissi. Stavolta
sarà uno scambio alla pari. Dai un bacio alla Smilza da parte mia e dille che un
biglietto per il trenino è sempre pronto. Mi scrisse un paio di mail. Una di
queste riportava la foto di due chiappe da sogno e due parole che erano un
programma: Sono mie!!!!. Sorrisi, felice per lui che aveva capito l’importanza
degli scambi culturali con l’Europa dell’est.
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